AREA SCUOLA

QUALITÀ FORMATIVA DELL’EQUIPE DI LAVORO 

Gli operatori del servizio accolgono problematiche che limitano le abilità scolastiche, non facciamo una distinzione per categorie svantaggiate o valutazioni diagnostiche in quanto, i gruppi di pari eterogenei  facilitano gli studenti che presentano limitazioni fisiologiche, cognitive, relazionali e altro.

La formazione continua e l’aggiornamento degli operatori coinvolti, riguardano le strategie di pedagogia sperimentale, speciale e di pratiche dell’educazione attiva. Ogni settimana si svolge l’incontro e il confronto degli operatori con il responsabile pedagogico del progetto. L’equipe è composta:

  • psicologa;
  • pedagogista;
  • operatori: educatori professionali; assistenti sociali;
  • consulente informatico per l’utilizzo di supporti facilitanti.

STORIA DEL SERVIZIO

L’attività si svolge sin dal 2007.

Il progetto di supporto allo studio, è uno degli assi di intervento del CEMEA Taranto afferente all’ambito più ampio: prevenzione e lotta alla dispersione scolastica.

S’intende mettere in atto strategie educative a supporto dello sviluppo dell’età evolutiva con un approccio sistemico. Gli operatori sono facilitatori e i fruitori devono poter costruire l’autogestione in un’ottica di efficacia ed efficienza. il ruolo dei facilitatori è quello di accogliere le difficoltà, prevenire l’agitazione emotiva, orientare alla soluzione del problema per rispondere alle richieste scolastiche.

La lotta al fenomeno dell’abbandono scolastico e la prevenzione alla dispersione scolastica colpisce sempre più persone appartenenti al percorso di istruzione. Tale processo inizia sin dalla scuola dell’infanzia sotto forma di “assenteismo” comunemente identificato con “infantilismo”. I genitori spesso non hanno strumenti culturali strutturati per orientare i propri figli e acconsentono all’attivazione dei meccanismi di difesa, erroneamente interpretati. Il processo di dispersione scolastica continua nella scuola primaria, in tale contesto il bambino avvia il processo di razionalizzazione, di scolarizzazione, entra in contatto con le discipline che richiedono l’attivazione di processi logico-matematici e verbali, cognitivi e relazionali. Tali processi definiscono l’agire dell’individuo e il suo livello di autonomia.

Il fenomeno di demotivazione a partecipare alle pratiche di apprendimento scolastico, si basano necessariamente su questi due aspetti: agire e autonomia. Il nostro agire educativo, monitorando le risposte dei fruitori alle attività, costruisce con i partecipanti o poco a poco il metodo di lavoro.

La nostra modalità operativa prevede la costituzione di gruppi di lavoro eterogenei per l’assunzione di ruoli e mansioni. Gli operatori devono adoperare le competenze specifiche che, a vario titolo, possono sostenere la formazione dell’autonomia dei fruitori.

Il gruppo di lavoro mira a elaborare modalità e a integrare e condividere un protocollo di intervento, rispondente e utile ad attivare gli apprendimenti specifici alle discipline e collaterali del sapere personale.

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